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123 anni di motore diesel

Fa parte della rosa dei personaggi che hanno fatto la storia dell’automobile, cioè dell’Automotive Hall of Fame, per aver sfidato la macchina a vapore. L’ingegnere tedesco Rudolf Diesel, sin dai tempi della scuola, si immagina un futuro industriale trainato da macchine diverse da quelle a vapore. Il basso rendimento energetico dell’invenzione di Watt spinge l’ingegnere tedesco a cercare la soluzione in una macchina termica con motore a combustione interna.

L’ambizione di Diesel è grande, ma il signor Heinrich von Buz, direttore generale dell’allora Maschinenfabrik di Augsburg, non dubita delle potenzialità di una nuova tecnologia e mette a disposizione laboratori e capitale per realizzare il progetto di Diesel.

Sfruttando il principio per cui l’aria compressa si riscalda, Diesel pensa di iniettare del combustibile liquido nell’aria riscaldata dalla compressione, in modo da sfruttare l’aumento della temperatura e della pressione per innescare una combustione. In sostanza, Diesel progetta un motore a combustione interna, alimentato negli anni successivi a gasolio, che sfrutta la compressione dell’aria per ottenere l’accensione.

Tra i vari combustibili possibili, Diesel elimina la benzina perché troppo volatile e sceglie dei combustibili che inneschino più facilmente la combustione nel suo motore, come i distillati più pesanti del petrolio, gli oli vegetali e la polvere di carbone. Ed è proprio quest’ultimo a essere usato come primo combustibile. Il motore viene brevettato nel 1893, ma fino al 1897 non viene costruito nessun esemplare che soddisfi il progetto dell’ingegnere tedesco.

Rudolf Diesel passa il resto della vita a mettere a punto il suo motore e a trovare sempre nuove soluzioni per aumentarne le performance e l’efficienza.

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